Leasing prima casa con vantaggio per i giovani

Detrazione annua dall’IRFEF di 8 mila euro per chi ha meno di 35 anni, la metà per gli over 35


 

Tra gli emendamenti al disegno di legge di stabilità 2016, che hanno ottenuto il via libera dalla Commissione Bilancio della Camera e l’approvazione finale del Parlamento, ne figura uno che, modificando l’art. 15 del TUIR, ha introdotto lo strumento del leasing immobiliare.

Preme ricordare in proposito che, fino ad oggi, la locazione finanziaria sebbene potesse essere fruita dai privati non poteva però essere destinata ad abitazione principale. Dal 2016, invece, con un cambio di rotta decisamente significativo l'immobile scelto dall'utilizzatore, potrà essere concesso in locazione finanziaria da una banca o da un intermediario a fronte del pagamento per tutta la durata contrattuale di un canone fisso mensile ed il cliente potrà adibire l'immobile a prima casa. Alla scadenza del contratto, il cliente avrà tre facoltà: pagare il c.d. riscatto al prezzo prestabilito, il cui importo sarà stato precedentemente fissato in sede di stipula contrattuale e di importo inferiore al valore di mercato, in quanto da tale importo verranno sottratti i canoni già versati, oppure decidere di restituire l'immobile al concedente, o ancora, chiedere al concedente di rinnovare il contratto con le stesse o nuove condizioni economiche.

Infine, se a stipulare il contratto con la banca per l’acquisto o la costruzione di una casa è un giovane di età inferiore ai 35 anni, con un reddito complessivo non superiore a 55.000 euro, è prevista un detrazione del 19% per le spese relative all’intero canone di leasing (sia quota capitale che quota interessi) con un limite massimo di 8.000 euro annui, nonché del costo di acquisto dell’immobile a fronte dell’esercizio dell’opzione finale per un importo non superiore a 20.000 euro. Tali limiti sono, invece, dimezzati per chi ha un’età pari o superiore a 35 anni, ovvero, pari a 4.000 euro per la detrazione e 10.000 euro per il riscatto.

La modifica proposta prevede dunque un rilevante sgravio fiscale, di gran lunga superiore rispetto a quello previsto per il mutuo ipotecario, che consente di acquistare una casa senza contrarre un debito con la banca, nonché una misura di stimolo all’edilizia e al mercato immobiliare, settori purtroppo duramente colpiti dalla crisi. Lo Studio Concredito, consapevole delle potenzialità insite in questo nuovo strumento finanziario, si sta adoperando per concretizzare operativamente questa opportunità.

È innegabile che il Leasing, come lo strumento Factoring nelle sue varie forme tecniche, non è in grado di risolvere tutti i problemi che risiedono nel rapporto banca impresa (es. il valore delle condizioni applicate) ma rappresenta, in un periodo certamente non facile per l’erogazione creditizia, una “nuova” carta da giocare nella partita per la ripresa economica nella speranza che banche e imprese si rendano conto che questa è una partita da giocare fianco a fianco e non le une contro le altre armate.

Purtroppo il rapporto tradizionale dell’imprenditore con la Banca si basa ancora oggi su un rapporto creditizio indistinto fondamentalmente a breve termine che è il più precario fra quelli possibili.

Il Factoring Reverse è uno strumento molto utile per anticipare i crediti dei fornitori di Comuni, Province e Regioni. Le aziende fornitrici degli Enti Locali possono utilmente smobilizzare “pro soluto” le somme dovute dalla P.A. che spesso hanno ritardi nei pagamenti indipendenti dalla volontà degli amministratori. Ecco, il factoring può risolvere concretamente e senza nessun onere per il sistema pubblico questa esigenza di liquidità a vantaggio dei soggetti fornitori e del loro indotto produttivo.

 

Dott. Gianfranco Antognoli

Dott.ssa Laura Pardocchi

 

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