Con il “sistema factoring” migliorano i servizi finanziari alle imprese.


 

Il factoring è una modalità di finanziamento delle aziende che, come noto, registra una un tasso di sofferenze minore della metà del contenzioso medio degli impieghi “a rischio” per le Banche.

Questo fatto costituisce nel momento in cui gli NPL costituiscono la maggior “palla al piede” del sistema creditizio, una valenza molto positiva per le aziende interessate a finanziare il proprio “capitale circolante”.

 

Con una crescita del 16,20% nei primi mesi del 2017 e con un giro di affari nel 2016 di oltre 200 miliardi di euro, il factoring si conferma uno strumento finanziario competitivo per le attività produttive, in particolare per le PMI che vengono sostenute con finanziamenti meno costosi e meno rischiosi rispetto alle altre forme di credito all’impresa, fattori che lasciano prevedere la prosecuzione della crescita.

 

Nella realtà italiana il 23% del outstanding del factoring è rappresentato da crediti verso pubblica amministrazione, con una quota del 37% di scaduto di cui oltre 60% da più di un anno. Questo apre la questione dei debiti deteriorati che, così come sono regolati dalla normativa europea, penalizzano soprattutto il mondo produttivo e gli operatori del factoring di quei Paesi, come quello italiano, in cui i ritardi dei pagamenti sono all’ordine del giorno.

Per risolvere il problema l’Assifact, l’Associazione italiana per il factoring, propone due possibili soluzioni: con un credito commerciale che scaduto da oltre 90 giorni diventa automaticamente deteriorato, si può o cercare di escludere completamente l’applicazione automatica di tale regola, oppure calcolare i 90 giorni dalla data di pagamento attesa, invece della data di scadenza nominale della fattura.

 

Per le imprese che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione, l’adozione di queste soluzioni potrebbe rivelarsi particolarmente efficace: infatti in Italia si otterrebbero circa 2,25 miliardi di euro di maggiori finanziamenti da destinare alle imprese.

Concludendo il credito, in un sistema che strutturalmente esprime una sottocapitalizzazione diffusa fra le aziende, risulta fondamentale per un percorso di crescita produttiva possibile e da “accompagnare” con intelligenza operativa.

 

La via per il factoring, che accelera e può ulteriormente crescere, è una strada positiva per aiutare la ripresa economica e produttiva.

 

Dott. Gianfranco Antognoli/ Dott. Andrea Giusti

 

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