Metodologie per finanziare l’acquisto di nuove imbarcazioni


 

Per uno sviluppo competitivo e dinamico di crescita per la nautica da diporto, fondamentale per l’economia del porto di Viareggio e di tutto il comprensorio, non è tutta colpa della CRISI:

 

La nautica da diporto è in difficoltà. Ma non è davvero tutta colpa della crisi. La crisi economica mondiale iniziata nel 2008 ha colpito anche la nautica da diporto. Durante ogni fase recessiva sono sempre i beni voluttuari, tipo l’acquisto delle imbarcazioni, a essere abbandonati. In questo contesto l’Italia si è poi distinta per decisioni stravaganti che hanno favorito l’aggravarsi della crisi. L’introduzione della famigerata tassa di stazionamento/possesso, per esempio, che ha concorso a far precipitare da 5,5 a due miliardi il contributo della nautica al Pil nazionale. Oppure lo scellerato aumento dei canoni di concessione demaniale del 2007. Tutto vero. Però è anche vero che, a detta degli esperti, la situazione della portualità turistica nazionale, senza ovviamente generalizzare, sembrerebbe a oggi mostrare modelli di gestione ancorati a schemi superati, a idee e concetti non più adatti alla attuale situazione di mercato. Bisogna ragionare sull’integrazione tra i porti turistici e la città; molti porti hanno siti web obsoleti, inattivi o monolingue; inoltre è indispensabile una maggiore e migliore qualificazione professionale di tutto il personale.

Sebbene il porto di Viareggio presenti questi problemi generali, allo stesso tempo racchiude potenzialità e professionalità cantieristiche che possono contribuire a rilanciare il comparto. Ed infatti, non solo il “refitting” ma anche le diverse mostre nautiche programmate per fine estate a Cannes, Montecarlo e soprattutto il salone nautico di Genova potranno certificare una ripresa, che sicuramente è in atto per il 2015, grazie anche alla disponibilità delle società di leasing che hanno ripreso a finanziare (oltretutto con regime IVA che rimane agevolato) il comparto. Il leasing nautico, fermatosi dal 2010 al 2013, è ritornato agibile nel 2014 e sta conoscendo una nuova fase di sviluppo, seppur non sia ancora tornato ai livelli pre-crisi.

La nautica da diporto con più integrazione con la città di Viareggio, il distretto e le potenzialità del territorio circostante sono la ricetta per un nuovo possibile rilancio della portualità turistica, del turismo e più in generale per tutto il comprensorio Versiliese.

La necessaria attenzione dell’Ente pubblico ma anche delle banche del territorio potrà consentire e accompagnare una nuova stagione di operosità del sistema “turismo” se le politiche messe in atto saranno intelligenti e integrative di un sistema economico complesso che, per soli comparti statici, non potrà riuscire a svincolarsi dai fattori negativi che hanno contraddistinto la congiuntura della zona dal 2010 al 2014.

I nuovi saloni nautici, soprattutto quello più vicino e più importante per la nostra economia, ovvero quello di Genova, dovranno vedere nuovamente protagonisti i cantieri Viareggini e porre le condizioni per l’avvio di una nuova stagione di crescita e sviluppo, che potrà ripartire solo dal posto e dal mare per poi investire positivamente su tutto il litorale, la fascia pedemontana e montana, tenendo ben presenti tutte le sue caratteristiche peculiari che ne fanno sicuramente un sistema competitivo.

 

Dott. Gianfranco Antognoli
ConCredito
Consulenti del Credito

 

 

 


 

 

 

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