UN NUOVO PATTO PER LO SVILUPPO

banche e imprese devono lavorare di più e meglio


 

Una analisi oggettiva e consolidata del nostro tessuto economico nazionale certifica “da sempre” una sostanziale platea di piccole e medie imprese (circa 4 milioni) aziende prevalentemente con una struttura di capitale proprio “inadeguato” ma comunque capaci di generare reddito anche per remunerare il capitale di terzi costituito dai necessari fidi a breve e MLT del sistema bancario complessivamente inteso (anche per le operazioni di factoring e leasing che rappresentano percentuali e valori assoluti rilevanti). In questo quadro abbiamo analizzato nel numero precedente la crisi conseguente l’impatto Covid19/Coronavirus sul piano economico e finanziario e i rischi per il nostro sistema produttivo e commerciale. Ora occorre progettare e soprattutto realizzare la ripresa e lo sviluppo possibili della nostra economia e dell’intero Paese, bisogna essere conseguenti cioè partire necessariamente e realisticamente dal quadro vero degli operatori chiamati ad “aggiustare le vele” perché non si può “cambiare il vento”. Nella situazione descritta di tessuto imprenditoriale intelligente e versatile ma afflitto da nanismo patrimoniale e dimensionale strutturali occorre allora un “patto fra i naviganti” che risulti fruttuoso.

 

“Imprese e banche – banche e imprese devono lavorare di più e meglio”

 

In buona sostanza il sistema imprenditoriale, le associazioni di categoria, i sindacati devono produrre uno sforzo eccezionale per dare “idee forza” e contenuti organizzativi e di processo alla ripresa possibile in un quadro sempre più (e sempre più lo sarà) competitivo e internazionale. Il sistema bancario costituisce ancora oggi nella realtà economica italiana il perno essenziale per dare le risorse necessarie alle imprese per garantire il loro futuro. Molto più della Borsa e dei mercati di approvvigionamento di capitali più innovativi, la Banca è di fatto l’interlocutore di gran lunga più importante delle aziende per la sopravvivenza e lo sviluppo sostenibile del “sistema Paese”. Il mondo bancario, dunque, quale elemento indispensabile del sistema economico, quale fornitore essenziale dei capitali necessari, per accompagnare la ripresa deve svolgere appieno il suo compito, la sua missione fino in fondo. La banca deve esercitare un rigoroso controllo delle risorse da destinare e con una analisi forte e risolutamente professionale, non improntata genericamente alla prudenza (che è sintomo di debolezza), ma con un’erogazione del credito che esamina il rischio secondo i pilastri veri dell’esame di un’azienda. Si deve valutare cioè la capacità imprenditoriale/ validità (attuale e prospettica) e i dettami principali dell’esame di affidabilità sono come sempre l’esame del rischio del credito: i concetti di PD, LCD e PA sono validi ma guardando in avanti e non limitandosi agli algoritmi (vedi per esempio esame di una start up). L’esame di rischio riguarda sempre:

 

rischio di flusso finanziario;


rischio economico (cash flow generato capace di garantire il capitale proprio e di terzi secon- do la legge Modigliani/Miller): cioè bisogna verificare se la redditività risulti sufficiente a presidiare le rate del debito da assumere;


rischio di capitale: costituito dalle garanzie reali e personali a presidio della operazione da approvare o meno che possono essere rappresentate anche dal ricorso ai consorzi fidi o alla garanzia dello stato (MCC/SACE).

 

In questo quadro la collaborazione delle organizzazioni di categoria e dei professionisti più qualificati può e deve valorizzare e accompagnare un nuovo incontro più proficuo e professionale fra impresa e banca, nella trasparenza e nel rispetto reciproco delle funzioni e delle rispettive prerogative che non devono e non possono essere in discussione. Le capacità, le energie, la forza di volontà, la credibilità e l’impegno delle persone deputate a realizzare questo cambiamento crediamo possano “fare la differenza” e far riprendere un cammino di crescita, di sviluppo e speriamo di serenità a questo nostro Paese: ognuno faccia dunque la sua parte perché i risultati saranno giudici inequivocabili della nostra azione quotidiana e strategica.

http://www.leasingmagazine.it/download/LeasingMagazine-2020-4.pdf

 

 

Buon lavoro a tutti Gianfranco Antognoli

 

 


 

 

 

Tutte le News