AFFRONTARE LA CRISI
-RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO-

 

 

La tua impresa è già in arretrato con i pagamenti?
Le banche stanno cercando di ridurre i fidi concessi alla tua azienda?

 

Lo Studio ConCredito può supportarti mediante la preparazione di un piano di risanamento industriale e finanziario, anche mediante la ristrutturazione dei debiti bancari.

 

Il nostro obiettivo è quello di supportare le PMI che si trovano in stato di crisi e di coadiuvarle nelle attività di:

 

  • Redazione del piano industriale e del piano finanziario di ristrutturazione
  • Negoziazione con gli Istituti di Credito
  • Supporto nella selezione del Temporary Management
  • Accesso alle procedure di composizione della crisi:
    • Piani attestati di risanamento art. 67 lettera d, L.F.
    • Accordi di ristrutturazione dei debiti art. 182-bis L.F.
    • Concordato preventivo art. 160 L.F.

 

I NOSTRI PUNTI DI FORZA:

 

  • Team di specialisti interdisciplinare con competenze legali, fiscali, industriali, bancarie
  • Capacità di integrazione con il Team di professionisti che segue già la tua azienda (studio legale/studio commerciale).

 

ESEMPI DI SUCCESSO:

 

 

Un´impresa che opera nel campo dei servizi

Un'impresa di servizi si trova, a causa del momento di congiuntura negativa del mercato, in una situazione di stallo in cui non è in grado di far fronte ai propri impegni.

 

A causa dell' incapacità da parte degli organi aziendali di far fronte alla crisi di liquidità, la situazione è degenerata in una vera e propria crisi finanziaria. Di questo passo nel giro di poco tempo, i creditori avanzeranno procedimenti ingiuntivi. Gli istituti di credito con i quali l'impresa intrattiene i suoi rapporti hanno intuito la situazione di difficoltà e hanno richiesto il rientro delle posizioni in scoperto.

 

La situazione è grave ma il consulente del credito, in collaborazione con lo studio commerciale dell'impresa e avvalendosi di collaboratori legali, ha presentato un piano di risanamento finanziario. Lo smobilizzo di una grossa parte dei crediti, ceduti in factoring, ha permesso di sanare le posizioni debitorie più gravi e di prendere accordi con i fornitori per avviare un piano di rientro. Il consulente del credito ha poi proposto agli istituti di credito l'erogazione di un mutuo ipotecario, mettendo a garanzia un immobile dell'azienda, al fine di chiudere le posizioni di scoperto di conto lasciando al contempo un margine di liquidità tale da garantire il proseguo dell'attività produttiva.

 

L'imprenditore ha scongiurato l'ipotesi di fallimento ma in futuro dovrà prestare un' attenzione strategica alla funzione finanziaria per evitare nuove situazioni di crisi di liquidità. Il consulente del credito potrà supportarlo nella redazione di un piano industriale per migliorare il proprio rating nel tempo e per renderlo in grado di accedere a finanziamenti futuri.

 

 


 

 

L´azienda che opera nel distretto del cuoio

Un'impresa che opera nel distretto del cuoio è stata colpita duramente dalla crisi del settore conciario. La recente contrazione del fatturato ha ridotto i margini aziendali e la redditività operativa. L'impresa detiene la proprietà di immobilizzazioni tecniche di valore elevato le cui rate di ammortamento costituiscono costi fissi che pesano in misura sempre maggiore sul risultato operativo. La rigidità della struttura produttiva sembra poter compromettere l'equilibrio economico e finanziario dell'impresa in modo irreversibile.

 

Il consulente del credito comprende il problema connesso alla capacità produttiva inutilizzata e suggerisce di rendere la struttura dell'impresa più flessibile intervenendo in due modi:

 

  • Una parte delle immobilizzazioni viene concessa in locazione a terzi per garantire all'impresa un flusso di cassa in entrata che le permetta di far fronte agli impegni più pressanti.

  • Un'altra parte delle immobilizzazioni è fatta oggetto di lease back, una particolare operazione di finanziamento che prevede l'acquisto dei cespiti da parte di un istituto bancario e la contestuale possibilità per l'impresa di proseguire nel loro utilizzo corrispondendo un canone periodico, riacquistando la proprietà al termine del periodo di finanziamento.

 

Grazie ai rapporti privilegiati con un certo istituto di credito il consulente è riuscito ad ottenere condizioni particolarmente favorevoli per il lease back, i cui canoni peseranno sul conto economico dell'impresa in misura minore rispetto alle quote di ammortamento.

 

Il consulente ha intrapreso attività in grado di ripristinare in modo consistente e immediato la liquidità aziendale. Al contempo ha ridimensionato in modo economicamente e finanziariamente sostenibile la struttura produttiva dell'azienda evitandole un probabile default.

 

 


 

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